Connor, REVERSE

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MrEvilside
view post Posted on 6/1/2015, 21:00




CONNOR
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Anagrafe
Nome e Cognome: Connor è il suo vero nome, invece il cognome cambia ogni volta, a seconda del porto e delle circostanze. In ogni caso, rivela di rado anche il nome di battesimo, per motivi di sicurezza preferisce ricorrere a identità fittizie.
Soprannome: Il suo non è un nome che si presti ad abbreviazioni di sorta, così non ne ha mai avuto uno.
Data di nascita – età: 8 settembre – Venticinque anni.
Razza: Essere umano.
Orientamento sessuale: Omosessuale.
Ha avuto alcune esperienze con delle donne, nel corso dell’adolescenza, quando non riusciva ad accettare che gli piacessero gli uomini; paradossalmente, proprio grazie a esse si è reso conto di provare attrazione solo per il proprio sesso.
Per tale ragione, è costretto a sfogare i propri istinti di nascosto, di solito nei bordelli o comunque nei quartieri più malfamati delle città portuali in cui fa scalo con la ciurma, e non ha mai potuto sperimentare una relazione stabile.
Ruolo: Di solito ricopre un ruolo attivo quando il suo compagno è più giovane o inesperto di lui, ma non si vergogna di ribaltare la situazione nel caso sia lui a risultare più piccolo e meno capace.
Mestiere: È un pirata, ladro e truffatore.
Fa parte della stessa ciurma da dodici anni e viaggia con loro a bordo del vascello a vapore Steamshade. Si tratta di un gruppo di pirati piuttosto particolare, poiché alla classica attività di arrembaggio delle altre navi preferisce l’inganno: periodicamente, si sposta di porto in porto, presentando ogni volta il vascello sotto un nome differente, e si offre di traghettare merci, nobili, mercanti, chiunque abbia bisogno di una traversata, in cambio di un onesto compenso, cui si aggiunge poi ogni oggetto di valore che le sfortunate vittime decidano di portare con sé.
Ciò li costringe a essere sempre in movimento, però consente loro una vita relativamente più tranquilla rispetto a quella del corsaro medio.
Connor è il cuoco di bordo e, quando hanno ospiti, ha anche il compito di guadagnarsi la loro fiducia, sfruttando il suo bell’aspetto, e di approfittarne per trafugare il possibile.
Non mancano episodi in cui ammalia la giovane nobildonna, amata figlia dell’aristocratico di turno, e lascia la sua cuccetta con le tasche colme di gioielli dopo una notte di passione, nonché occasioni in cui, stretta amicizia con il rampollo di qualche casata importante, si costringe a subire lunghi discorsi riguardo i suoi successi nelle partite di polo pur di mettere le mani sui suoi trofei.
Particolarità: Cucinare gli piace davvero ed è anche un buon cuoco. Soprattutto, è bravo ad arrangiarsi con quello che trova. In genere sono fortunati con gli approvvigionamenti e non hanno grossi problemi finanziari, ma in una vita così precaria non mancano le contingenze meno favorevoli, in cui deve fare di poche modeste pietanze un pasto che ristori le energie di venti persone.
Come tutti i pirati, è molto superstizioso: crede nel misticismo, nell’esoterismo e nella magia, ed è molto diffidente nei confronti di tali arti e di chi le pratica. Non ne è terrorizzato come tanti corsari che ha conosciuto, però non si sente a proprio agio a riguardo.
Aspetto
L’esistenza avventurosa ha plasmato un fisico asciutto e muscoloso, sia pure non in maniera eccessiva, di modo che possa muoversi con agilità tra funi e sartie, quando le circostanze lo richiedano. Stare sempre sotto il sole ha conferito alla sua pelle una sfumatura color miele; durante i mesi estivi, essa si scurisce al punto che è facile scambiarlo per il figlio bastardo di qualche colono e dell’amante indiana. Può anche vantare una notevole altezza, che si aggira intorno al metro e ottantanove.
Ha i capelli acconciati in una sorta di caschetto biondo scuro dalle ciocche di diversa lunghezza. Sam, un giovane mozzo con cui occasionalmente si apparta nella stiva, di tanto in tanto prova a dar loro una parvenza di ordine, ma la salsedine, la scarsezza dell’igiene e la noncuranza del loro proprietario distruggono i suoi generosi sforzi.
Ha un bel volto virile, con la mascella robusta, il mento squadrato e il naso spaccato da una rissa adolescenziale, il cui ricordo permane nella cicatrice che lo attraversa in orizzontale proprio sotto gli occhi di un limpido celeste, come il cielo d’estate, un colore che contribuisce ad accrescere il suo fascino.
Ha le mani grandi ricoperte di minuscole cicatrici, alcune rosee, altre bianche, tutte derivate dalle sue prime esperienze in cucina. Sulla schiena, invece, ci sono le cinghiate con cui veniva punito quando sbagliava gli ingredienti, non pelava a dovere le patate o non tagliava con precisione la verdura.
Il suo abbigliamento è caotico e stratificato: lunghe giacche dotate di moltissime tasche e di cappuccio, che gli garantiscono un buon travestimento; pantaloni lunghi, anch’essi muniti di molteplici taschini più o meno segreti; camicie, guanti robusti, grembiuli per cucinare, cinture adatte ad appendervi numerose bisacce e il fodero della spada, stivali alti al ginocchio per affrontare le peggiori condizioni del mare e talvolta anche una bandana rossa legata alla fronte – può sembrare un vezzo, in realtà è molto utile per evitare le insolazioni.
Carattere
Non si può dire che sia onesto, eppure, per essere un corsaro, ha una personalità insolitamente positiva. È di buona compagnia e gode delle simpatie dell’intera ciurma, poiché è solare, allegro, socievole, loquace e ottimista.
D’altra parte, sono proprio tali qualità a renderlo il miglior imbroglione del gruppo e anche quello di cui gli altri si fidano di meno, dal momento che dietro la facciata da bonaccione si nasconde un animo manipolatore, profittatore, bugiardo, doppiogiochista, voltafaccia ed egoista. Non è un assassino, né trae piacere dalla violenza, come alcuni dei suoi compagni di viaggio o dei pirati che ha incontrato negli anni, tuttavia non lo si può affatto definire una brava persona.
Gli piace divertirsi, anche se ha un concetto un po’ estremo di divertimento: ama bere, sebbene si ubriachi di rado, perché ha imparato a guardarsi costantemente le spalle; adora il sesso, ha pochi scrupoli in merito e non è affatto schizzinoso, purché si faccia; prova un sottile piacere persino nel derubare, nell’avvertire l’adrenalina, il pericolo incombente, la possibilità di essere arrestato o anche giustiziato che gli accarezza la spina dorsale in punta di dita.
Mostra un tale entusiasmo nel fare le cose da contagiare anche chi lo circonda, per questo motivo è tanto benvoluto dalla ciurma e non ha difficoltà a farsi degli amici o a far cadere le persone ai propri piedi.
Se non fosse per il lato oscuro che lo rende un ottimo corsaro, quello meschino e calcolatore, sarebbe il ragazzo che qualsiasi madre vorrebbe per la propria figlia.
Storia del Personaggio
Nato a Portsmouth, figlio di una serva e di uno stalliere, Connor ha dovuto cominciare a lavorare il prima possibile per contribuire alle finanze di famiglia, così ha conosciuto presto, forse troppo, la fame, la fatica e la frugalità. Una vita del genere lo ha irrobustito e fatto maturare, però allo stesso tempo gli ha negato i piaceri dell’infanzia che spettano di diritto a qualsiasi bambino.
A otto anni è diventato garzone di un vecchio cuoco, al lavoro presso lo stesso nobile di media levatura di cui erano i dipendenti anche i suoi genitori, e fino agli undici anni circa ha ricoperto il ruolo di tuttofare: si occupava delle commissioni, di compiti di scarsa difficoltà, come lavare il cibo, servirlo, pelarlo, sminuzzarlo o controllarne la cottura, di lavare i piatti e spazzare la cucina.
Al compimento dei dodici anni, il suo superiore l’ha ritenuto abbastanza grande da insegnargli i rudimenti del proprio mestiere, una sorta di regalo di compleanno. Avido di imparare, Connor si è dimostrato un ottimo allievo, nonostante il maestro fosse molto esigente e non gli risparmiasse castighi molto dolorosi qualora i suoi sforzi non fossero al livello richiesto.
Oltre a questa occupazione, il ragazzo si rendeva colpevole di qualche furtarello di poco conto, alle volte, per contribuire alle entrate in famiglia. Un giorno, al mercato, colto sul fatto mentre tentava di trafugare una pagnotta, è stato inseguito dalle guardie fino al porto ed è scampato all’arresto solo perché si è nascosto sulla prima nave in cui si è imbattuto. Prima che potesse tornare indietro, è stato scoperto da uno dei mozzi del vascello, lo Steamshade, ed è in questo modo che Connor ha fatto conoscenza con quella che sarebbe divenuta la sua ciurma.
Dopo averlo costretto a raccontare la vicenda, il capitano aveva stabilito che, poiché gli avevano indirettamente salvato la vita, avrebbe dovuto ripagarli entrando alle loro dipendenze. Era interessato alle capacità di ladro del ragazzo e, marginalmente, anche a quelle di cuoco, dal momento che il loro stava diventando anziano e assumerne un altro sarebbe stato più costoso e pericoloso che non prendere con loro quel ragazzino.
Obbligato ad accettare, Connor è cresciuto sulla Steamshade, ha sostituito il vecchio cuoco una volta compiuti i vent’anni e ha imparato ad apprezzare la propria vita, certo molto più libera ed entusiasmante di quella che gli si sarebbe prospettata se fosse rimasto in patria.
Altro
Clan:
Sacra Rosa: No.
Creato per role: Omosessuali.
Altre immagini: X X X
Prestavolto: Edward Kenway di Assassin’s Creed.
 
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